Martedì 16 Ottobre 2018, alle ore 18.30, Galleria Spazioporpora inaugura la mostra “Della stessa sostanza dei sogni”,
collettiva sui materiali sviluppata in collaborazione con Zoia – Galleria d’arte contemporanea, a cura di Erika Lacava,
Andrea Colombo e Rita Caracausi.


Materiali consueti come la carta e il cartone trovano nella manipolazione fitta e ripetuta il gesto di una consuetudine
antica, ormai quasi dimenticata. Il ferro non nasconde la sua ruggine, ma ne fa venatura e vanto, impreziosendosi nel
dettaglio. Il filo unisce, lega, ma nello stringere forte sottolinea uno strappo e una lacerazione più profonda di quella che voleva sanare. La ceramica ricrea, sotto lo spessore duro e traslucido della sua pelle, l’illusione di leggerezza e fragilità della carta, mentre il tessuto riproduce la durezza della pietra. Lastre radiografiche, reti metalliche e il legno di vecchie cassettiere diventano il supporto inusuale per le visioni d’artista: materia prima per ospitarne i sogni.


Molti gli artisti della Galleria Zoia, tra cui Michela Baldi con la sua carta velina irrigidita, Margrieta Jeltema con i suoi
finissimi ventagli in ceramica, Alessio Girella con i volti impressi su lastre radiografiche usate, Federico Montesano con
una riflessione sulla bellezza nella difficoltà, rappresentata da un taglio su una piastra arrugginita, e Mauro Pinotti che
presenta, oltre ai piccoli “schermi” in ferro, un lavoro a quattro mani con la fotografa Paola Rizzi, in cui la memoria e il
tempo sedimentati nei cassetti fuoriescono per ricostruire il ricordo.


Delicatissimo e forte al tempo stesso il lavoro su carta di Simonetta Testa, una delle recenti scoperte della Galleria Zoia,
presentata per la prima volta nella scorsa edizione dell’Affordable Art Fair. Tra le novità di Spazioporpora invece i lavori
con i chiodi di Alessandro Baglioni, le cuciture di Leonardo Martinelli e le particolari lavorazioni fotografiche di Alice
Cottinelli
. Conferma la sua presenza allo Spazioporpora Emilio Minotti con i busti pop in terracotta, seguito da Claudio Lepri e Luisa Pineri, alla loro prima collaborazione con le due gallerie.